La Riserva Naturale dei Ciciu del Villar tende a valorizzare le caratteristiche forme simili a funghi o a pupazzi stilizzati (ciciu, in piemontese). Il nome scientifico di queste formazioni è piramidi di terra, ma la loro unicità risiede nell’ambiente di formazione che le ha generate.
Solitamente infatti esse si ritrovano in un ambiente tipicamente glaciale, emergendo dal terreno durante l’erosione di antiche morene; a Villar San Costanzo, invece, esse si sono scolpite in depositi di origine fluviale, su quella che viene detta una conoide alluvionale. Le evidenze di questa evoluzione si ritrovano nel gambo dei Ciciu, formati dai rigagnoli che scendevano ai piedi del versante, mentre i grossi massi che fanno da cappello si sono accatastati in seguito a forti scosse di terremoto.
L’agente modellatore dei Ciciu è l’acqua, che nei millenni ha scavato e portato in superficie i massi sepolti; il peso degli stessi ha poi protetto il terreno sottostante, e man mano che l’erosione procedeva l’altezza dei funghi aumentava.
Attualmente il processo continua, anche se più lentamente, a causa della folta vegetazione che stabilizza il terreno, mentre sporadicamente si assiste al crollo di qualche cappello a cui segue il disgregamento accelerato del gambo, ormai privo di protezione.
Altra caratteristica degna di nota della Riserva è l’associazione vegetale, tipica di un substrato acido e di clima arido: da segnalare le ginestre, la brughiera, l’ipperico e le felci. Dal punto di vista arboreo si ha invece un ottimo esempio didattico di fasce vegetazionali alpine, con querce e castagni nella parte inferiore, pini silvestri, betulle e larici man mano che si risale il pendio.
Nei pressi della Riserva, merita una visita l’abbazia benedettina di Villar San Costanzo, tra le più antiche della Provincia di Cuneo, con la suggestiva cripta risalente all’anno Mille, un ciclo di affreschi che racconta le vicende di S. Giorgio e una lapide muraria che la credenza popolare fa risalire al martirio di San Costanzo, soldato romano appartenente alla mitica legione tebea. Gli stessi Ciciu rientrano nella leggenda del santo, assieme al Santuario di San Costanzo al Monte, monumento nazionale in fase di recupero che si scorge nei boschi circostanti.