Pagina del geologo Enrico Collo

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Geologia - IL VALLONE DI UNERZIO

 

Arrivati ad Acceglio(1220 m), ultimo comune della Valle Maira, classiche escursioni per gli amanti della montagna  si snodano lungo il Vallone di Unerzio, la cui bellezza naturale del paesaggio, caratterizzato da ricche foreste di conifere che lasciano spazio salendo ad estesi pascoli, associata alle ricchezze architettoniche delle borgate, ottimamente ristrutturate, gli ha valso il riconoscimento di "zona di notevole interesse pubblico".
E’ possibile inoltrarsi nel vallone laterale di Unerzio, attraverso due itinerari: uno attraverso il sentiero "La scurcio" (La scorciatoia); l’altro lungo la strada carrozzabile percorribile fino a Prato Ciorliero (l’asfalto termina poco sopra la borgata Viviere)

Località principali: Frere, Gheit, Chialvetta, Pratorotondo, Viviere, Prato Ciorliero, Passo della Gardetta.
Posti di ristorazione e pernottamento:

Posto tappa GTA "Trattoria della Gardetta", borgata Chialvetta, tel.0171-99017;

Rifugio Unerzio (CAI di Carmagnola), borgata Pratorotondo (deposito chiavi presso Trattoria della Gardetta a Chialvetta), solo pernottamento;

Rifugio della Gardetta (CAI di Cuneo, sottosezioni di Dronero e Busca), Pianoro della Gardetta, tel. 0171-916223

 

Da vedere:

Frere

Prima della borgata si trova l'albergo "Le Marmotte", con ottima cucina locale.
  Gheit

Caratteristica per ottimi esempi di ristrutturazione di abitazioni. E' possibile visitare un vecchio forno a legna dotato di tutti gli strumenti necessari per la panificazione: si rileva a questo proposito che le coltivazioni alimentari locali di un tempo erano dominate dalla segale e dalla patata.

Chialvetta

E' possibile sostare per un buon ristoro presso la "Trattoria della Gardetta", con piatti tipici della cucina occitana. Qui è anche possibile richiedere la visita al museo "La Misoun d’en bot" (in occitano significa "La casa di una volta"), all’interno del quale è ricostruita con particolare cura e in sezioni ben strutturate la testimonianza della vita di un tempo, raccontata dagli oggetti raccolti nelle borgate abbandonate dell’alta Valle Maira.

Da non perdersi è una visita fra le viuzze della borgata, in cui si ritrovano angoli deliziosi accompagnati da esempi di ottimi recuperi di edifici nel totale rispetto dell’urbanistica originaria.

  Pratorotondo Questo insediamento urbano presenta una forma allungata secondo il vallone, in quanto le sue case furono costruite ai due lati del vecchio sentiero. All’interno della borgata è presente il Rifugio Unerzio, gestito dal CAI di Carmagnola, le cui chiavi si possono reperire presso la "Trattoria della Gardetta" a Chialvetta. A monte della borgata, seguendo il ruscello, isolato dalle case si incontra un antico mulino a pietra, la cui particolarità è che le pale girano su asse verticale, unico esemplare di questo tipo presente in zona.
Viviere un gruppo di case usate un tempo da pastori arroccate attorno ad un pilone costruito su un masso. Si possono visitare le molte stalle che costituiscono il piano terreno di una casa, mentre a monte del paese sono ancora visibili le tracce di vari "gias" (luogo in cui si radunano gli ovini e i bovini per trascorrere la notte) delimitati da muretti a secco.
  Parte alta del vallone Dal punto di vista antropico, la parte alta del vallone è caratterizzata dai resti delle fortificazioni militari costruite in prevalenza prima della Seconda Guerra Mondiale: bunker, "case matte", ricoveri per feriti, teleferiche, pali della corrente elettrica, quartiere generale di Prato Ciorliero.

Dal punto di vista naturalistico, è disponibile una vasta rete di sentieri: GTA (Grande Traversata delle Alpi del CAI), Percorsi Occitani, Sentiero Roberto Cavallero.

Numerosi sono anche gli itinerari per escursioni giornaliere: La Scurcio (zona bassa del vallone); Passo e Pianoro della Gardetta; Laghi Roburent; Colle Enchiausa; Il Colletto-Colle Ciarbonet-Monte Midia.

Classica per gli amanti dell'alpinismo è l'ascensione al Monte Oronaye, con possibilità di pernottamento al bivacco del Colle Feuillas.

ESCURSIONISMO NEL VALLONE DI UNERZIO

Sentiero "La Scurcio"

DIFFICOLTA': Per tutti
LUNGHEZZA DEL PERCORSO: 7,5 Km
DISLIVELLO: 588 m
TACCHE DI RICONOSCIMENTO: giallo-verde

ITINERARIO E TEMPO DI PERCORRENZA:

Acceglio (1220 m) – Frere (1196 m) – Chialvetta (1434 m) : 1 ora
Chialvetta – Pratorotondo (1639 m): 30 minuti
Pratorondo – Viviere ( 1713 m): 15 minuti
Viviere – Grangie (1784 m): 15 minuti

DESCRIZIONE DELL'ITINERARIO

"La Scurcio", che in occitano significa "La Scorciatoia", è un sentiero che inizia alle porte di Acceglio, poco prima della salita sulla strada che conduce a Chialvetta. Esso parte da una strada sterrata all’ombra di frassini, che raggiunge in pochi minuti la località di Frere, passando di fronte all’impianto sciistico di Acceglio e all’albergo "Le Marmotte".

Dopo aver attraversato un ponte, si imbocca una strada sterrata, che presto diventa sentiero, sulla destra orografica del vallone; costeggiando un lariceto si giunge alla borgata Gheit (1372 m).

Lungo l’itinerario che da Gheit conduce a Chialvetta, il sentiero segue muretti a secco che un tempo servivano a delimitare le proprietà dei campi coltivati. A partire da un ponte in legno che scavalca il  ruscello Unerzio, è possibile prendere visione, su appositi pannelli esplicativi, delle principali caratteristiche della ittiofauna e delle specie arboree locali.

Visitata Chialvetta, passando di fronte alla parrocchiale di Sant’Anna e costeggiando le ultime case di Chialvetta, il sentiero segue ora dall’alto il ruscello, e in dolce pendenza all’ombra della vegetazione conduce a Pratorotondo.

Dopo pochi minuti ancora si raggiunge Viviere, e poi, raggiungendo la strada comunale per Prato Ciorliero, al secondo tornante si incontra un bivio: a destra si diparte la strada che termina ai pascoli del Colle Ciarbonet, e che dopo un centinaio di metri (Grangie) consente un bel panorama su tutta la parte del vallone fin qui attraversata; a sinistra la strada continua verso Prato Ciorliero e le classiche gite alpine della zona.

Goduta della visuale da località Grangie, dominata dalla presenza del Monte Chersogno sul versante opposto della Valle Maira, il rientro ad Acceglio può essere fatto sia lungo l’itinerario della salita, sia seguendo la strada carrozzabile che porta direttamente al centro abitato del comune e permette una vista dall’alto delle borgate attraversate.