Percorsi Occitani - Valle Maira

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4° Tappa
ARATA - CASERME DELLA GARDETTA

Tappa piuttosto impegnativa per la lunghezza, ma sommamente remunerativa per gli spettacolari panorami che si godono mentre si aggira il massiccio della Rocca La Meia. Si lascia Arata e si raggiunge la vicina borgata Torello (1393 m); di qui sale alla sovrastante borgata Tolosano (1502 m) toccata dalla rotabile del vallone, oppure si può seguire l’antico sentiero che si inerpica di fianco al rio, fino alla Grange Rocciasone (1731 m), dove i due percorsi si uniscono. 

La rotabile del vallone si inerpica con alcuni tornanti nel lariceto e si affianca alla zona pascoliva dove sorge il Gias Lauset (1984 m), mentre sulla destra, raggiungibile con un sentierino, si stende il piccolo ma bellissimo lago Resile (1966 m), incastonato su una balza rocciosa. La strada si distende ora nelle conche prative del Gias Boschetto e Siteita e tocca infine i ricoveri per il bestiame del Gias del Ghetto (2047 m) ai piedi della barriera della Rocca Ciarmetta. Qui si lascia la via principale (che sale al Colle dell’Esischie) per seguire verso destra un’erbosa via (stada militare per il Colle Mulo) che si eleva con lunghi tornanti. Trascurata ancora una mulattiera che si stacca verso sinistra (porta al Colle del Vallonetto), si esegue la comoda sede stradale per una buona ora. Un sentiero al centro della valletta porta all’antica mulattiera che con tornanti sul ripido pendio raggiunge il valico del Colle del Mulo (2527 m) sullo spartiacque con la Valle Stura. Oltre il valico ricomopare il tracciato, lo si segue in discesa sui bei pascoli della Bandia, ma al primo bivio, nei pressi di un laghetto, si prende il ramo di destra che con una leggera salita raggiunge il vicino Colle di Ancoccia (2533 m). 
Dall’ampio valico, ancora protetto da postazioni belliche fortificate, appare l’affilata cresta della Rocca la Meia. Superato il Colle della Margherina per divallare lungamente nelle praterie di altura, ai piedi delle pietraie e delle pareti di Rocca La Meia. Più in basso uno spuntone roccioso nasconde il Gias Margherina, il sentiero ne raggiunge i fabbricati dai quali una viuzza divalla nella comba che raccoglie le acque dell’Altipiano della Gardetta portando in breve alla Grangia Ciampasso (2066 m) in prossimità del Colle del Preit (2083 m). Arrivo alle Casermette della Gardetta (Rifugio del C.A.I. ore 7.30 – 8 Arata).