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 & pagina web pubblicata il: 02/09/2005 nella categoria: Notizie da: InGranda

 
Nòvas d’Occitània

    1. Inaugurazione della bandiera occitana sul Municipio di Sambuco – Valle Stura 2. Io sostengo la manifestazione del 22.10.05 “Andiamo! Per la lingua occitana, sì! – Vieni anche tu a Carcassona! 3. “Viure lo País: per

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INAUGURAZIONE DELLA BANDIERA OCCITANA SUL MUNICIPIO DI SAMBUCO – VALLE STURA 

L’Assessore alla Montagna della Regione Piemonte Bruna Sibille ha consegnato, domenica 28 agosto a Sambuco, i diplomi a quattro piccoli Comuni  che hanno già realizzato la cerimonia inaugurale per l’esposizione della bandiera occitana con l’intento di costituire una rete di solidarietà volta ad una più efficace ed incisiva applicazione della Legge 482-99 "Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche".

Ostana, Elva, Sambuco e Guardia Piemontese hanno ricevuto una bella pergamena bilingue, con il simbolo della Regione Piemonte e a lato il simbolo della bandiera occitana che unisce 12 valli alpine della Regione Piemonte, con una frase del grande poeta Umberto Saba: "Non credo nè alle parole nè alle opere degli uomini che non hanno radici profondamente radicate nella loro terra: sono sempre opere e parole campate in aria".

"La bandiera occitana è oggi un importante simbolo di identità e di unione delle 12 valli occitane e dei 120 Comuni della Regione Piemonte che si riconoscono nella lingua d’oc; l’inno Se chanta, con la sua melodia struggente e le sue parole d’amore porta un messaggio di pace che nel suo piccolo aiuta a sperare in un futuro migliore ed a lenire qualche ferita (se è vero il detto che ferisce più la lingua che la spada)". Così si è espressa a Sambuco l’Assessore alla Montagna Bruna Sibille in questa importante cerimonia che ha visto la presenza di due delegazioni internazionali: dalla Catalunya Enric Garriga Trullols presidente del CAOC (Comitat d’Afrairament Occitan Catalan) che ha affermato “Occitania e Catalunya hanno delle bandiere storiche più anziane di quelle degli stati moderni e quando vi è un buon esempio come il vostro, bisogna seguirlo anche nell’Occitania grande e in Catalunya”, e Sano Naoko, sociolinguista dell’Università di Nagoya (Giappone) che tra qualche giorno parlerà delle valli occitane all’Università di Bordeaux al Congresso dell’AIEO (Associazione Internazionale di Studi Occitani) che raggruppa più di 500 studiosi da tutto il mondo.

Giovan Battista Fossati, Sindaco di Sambuco, ha annunciato che l’iniziativa  della Cerimonia inaugurale per l’esposizione della bandiera occitana proseguirà con altri Comuni che desiderano costituire la "Rete dei Comuni di minoranza linguistica storica della Regione Piemonte: occitani, francoprovenzali e walser".


Viure lo País

Per la costruzione di una nuova abitabilità della montagna

Ostana, sabato 24 settembe 2005. Municipio, dalle ore 9,30

Organizzato dal Comune di Ostana e dal Dipartimento di Progettazione Architettonica e Disegno Industriale del Politecnico di Torino, Patrocinato dalla Regione Piemonte, si terrà il 24 settembre ad Ostana il Convegno

“Viure lo País: Per la costruzione di una nuova abitabilità della montagna”.

E’ questo il primo di una serie di incontri pubblici, intitolati Viure lo País, che vogliono trattare il tema dei reinsediamenti e della nuova abitabilità della montagna. Il prossimo incontro, previsto per il 2006, indagherà questo tema dal punto di vista sociologico, ricostuendo storie e vicende di alcuni abitanti vecchi e nuovi della montagna. Il luogo di questi appuntamenti non è casuale, il paese di Ostana, in alta valle Po, dove negli ultimi anni la riqualificazione del patrimonio locale ha favorito la rivalorizzazione di un luogo.

Nel territorio montano della Regione Piemonte i piccoli Comuni, se ben amministrati, possono giocare la loro parte nello sviluppo che si deve delineare per il futuro dell’intero territorio regionale. Il modello vincente della città ha subito negli ultimi anni dei duri colpi, anche nell’immaginario dei giovani, sia della città che della montagna, non è più il solo modello di riferimento.

Ma, la montagna deve apprendere a lavorare, costruire e comunicare meglio e in modo maggiormente efficace, un proprio modello propositivo di montagna.

Il convegno del 24 settembre è l’inizio di un cammino in quel senso. Una giornata fitta di relazioni teoriche che si alternano con  testimonianze esperienziali e che mettono in luce come teoria e pratica possono convivere e, se si sposano possono portare a ragionamenti generali volti ad un reale sviluppo del territorio.Uno sviluppo che parte dal territorio medesimo e che da esso è alimentato.

Ben 7 saranno i casi esperenziali che verranno presentati al Convegno: Il caso Ostana – Renato Maurino, il caso Prà d’ Mill – Aimaro Isola, Maurizio Momo, il caso Valliera di Castelmagno - Ariaudo Giorgio, il caso Usseaux – Adriano Sgarbanti, esperienze di recupero in Valle Varaita – Cecco Dematteis, il caso Palanfrè di Vernante – Ugo Boccacci 

Sarà compito di Luigi Zanzi, autore del libro “Le Alpi nella storia d’Europa” (edito da cda Vivalda) di porre l’argomento nella problematica europea odierna, Antonio De Rossi del Politecnico di Torino tratterà l’argomento dell’architettura e del paesaggio legati alla valorizzazione del territorio alpino, Enrico Camanni presenterà l’ultimo numero della rivista “L’Alpe”, dedicato all’architettura alpina, Giorgio Daidola dell’Università di Trento parlerà dell’economia legata al recupero dell’architettura e del paesaggio.

Toccherà a Lido Riba, Presidente dell’UNCEM piemontese, nonchè consigliere comunale ad Ostana, portare un contributo di riflessioni e di proposte, all’Assessore alla Montagna Bruna Sibille le conclusioni, moderatore del dibattito è Valter Giuliano, Assessore alla Cultura della Provincia di Torino e Consigliere Comunale di Ostana.

La cultura e la lingua occitana saranno presenti al Convegno

attraverso la Mostra “Viòl d’Emousioun”, poesie di Marco Mastrocola e dipinti di Piero Bertin ed il Teatro di Dario Anghilante e la Compagnia del Melarancio “Briga lo Violaire”.

Da Ostana, piccolo Comune della Val Po,  persone di buona volontà, di montagna e di città, intellettuali e operatori del territorio, politici e amminisratori si uniscono per proporre soluzioni positive ed attuali per la montagna di oggi.

“Raccontare il passato, guardarlo e riconoscerlo per poterlo presentare così com’era, ricordarlo e rivalutarne l’umanità, la cultura e la lingua occitana come patrimonio originale universale, da queste radici partire per ridisegnare un presente possibile, anche per la nuova civiltà europea che deve riannodare i fili della storia comune”.

E’ un obiettivo ambizioso, ma con uno sforzo comune, raggiungibile.


Peveragno - Settembre 2005

Rassegna “Assaggi Foravìa”

Nel calendario degli appuntamenti del settembre peveragnese quattro sono le serate organizzate dalla Compagnia del Birùn: il 10 – 16 – 17 e 18 settembre.

Si comincia sabato 10 settembre con un vero colpo di scena: un grande concerto che vede per la prima volta insieme sullo stesso palco due gruppi protagonisti del rinnovamento occitano delle nostre vallate: gli antesignani e tedofori Lou Dalfin di quel grande e riconosciuto Maestro che è Sergio Berardo e i suoi bravi allievi-emuli peveragnesi Gai Saber. (1)

La serata, intitolata, “Aria d’oc”, sarà una grande festa musicale nella migliore tradizione della cultura occitana dove le sfide poetico – musicali del gaio sapere delle “Corti d’Amore” erano all’insegna dell’auspicio: “Che le vostre lotte siano delle feste, che i rivali siano degli amici! Chi ha fatto così grandi i cieli ha fatto il cielo del nostro paese così grande che c’è delle spazio per tutte le stelle!” (da F. Mistral, Memorie)

Il Gran concerto avrà luogo in uno spazio coperto sulla Piazza del Municipio di Peveragno con inizio alle ore 21, ma la festa comincerà fin dalle 19 con possibilità di gustare pan bagnat, aioli, tapenade e altre specialità provenzali dell’Occitania d’Oltralpe.

L’ingresso al Concerto sarà gratuito.

 

Venerdì 16 settembre alle ore 21, nel Cortile Ambrosino, il “Teatro della Gramigna” presenterà lo spettacolo teatrale “I Miserabili“ di Victor Hugo, regìa di Chiara Giordanengo.

Ingresso gratuito.

 

Sabato 17 settembre ore 19,30 alla Cascina La Commenda di Santa Margherita di Peveragno sarà la volta di “Lanterne Rosse” ovvero “La Cina è vicina”, una cena cinese allestita sotto i vasti porticati dell’antico cascinale. Dopo la cena medievale, l’asado argentino, la tajine araba.

Cena-spettacolo: Euro 25. Posti limitati. Prenotazioni fino al 12 settembre allo 0171.385351

 

Infine, domenica 18 settembre alle ore 21, nella raccolta cornice del Cortile Ambrosino, l’appuntamento con il “Tango Argentino”, le sue canzoni, la sua musica è affidato a un duo di raffinati virtuosi Oscar Casares (chitarra) e Andrea Judith Man (voce).

Ingresso libero.

R.V. - Compagnia del Birùn.

 

(1) Durante la serata la Chambra d’òc e Gai Saber raccoglieranno le adesioni per partecipare alla manifestazione del 22 ottobre a Carcassona.


NÒVAS D’OCCITÀNIA

Contacts: Chambra d’òc - Ines Cavalcanti, Chamin Arnaud Danièl 18 - 12020 La Ròcha / Roccabruna - tel. 0171-918971 - cell. 328-3129801 e-mail chambradoc@chambradoc.it

En actuacion de la Lei 482-99 "Nòrmas en matèria de tutèla des minoranças lenguísticas estòricas" e de la Lei Regionala n. 26/90

 

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