La Valle Maira è percorsa da un’intensa rete di sentieri fra i boschi di mezza costa che, per molti secoli, videro il passaggio di innumerevoli viaggiatori, mercanti, predicatori e pellegrini. La storia di questi luoghi è legata alla cultura dei popoli dell’Occitania, nelle sue propaggini orientali verso la pianura cuneese. Il forte isolamento ha lasciato alla Valle Maira un aspetto maestosamente naturale e le ha permesso di conservare molte delle sue borgate. L’architettura è tipica delle zone di montagna, con la casa concepita come unità abitativa che racchiude al suo interno tutti gli elementi necessari alla sopravvivenza; essa era quindi destinata ad ospitare uomini, animali, derrate alimentari e attrezzi per il lavoro.
Lungo il panoramico sentiero che attraversa un bosco incantato, ricchissimo di associazioni vegetali e specie endemiche rare, ci si imbatte in mulini ai bordi del ruscello, in antiche borgate di boscaioli ancora intatte, in piloni e cappelle che sbucano magicamente dal bosco, con affreschi sulle loro pareti che raccontano storie di fede e di visioni macabre, in cui i morti si mescolano al mondo dei vivi cercando di afferrarne le loro anime.
L’ambiente dell’itinerario proposto è notevolmente selvaggio e suggestivo. Il sentiero che lo attraversa è spesso pianeggiante, con una lunga discesa che conclude il percorso ad anello.
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