Valle Po - Gambasca

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Gambasca viene per la prima volta citata in un documento del 1138 in cui i marchesi di Saluzzo donano all’Abazia di Staffarda un castagneto situato nel territorio gambaschese. Più tardi, nella prima metà del 1200 il paese passa nelle mani delle potenti monache di Rifreddo; il convento acquistò il possesso completo del territorio di Gambasca e la badessa potè fregiarsi del titolo di Contessa di Gambasca. Numerose furono le dispute tra i due centri religiosi della valle per alcuni beni posti in paese e nel 1288 l’abate di Staffarda accusò le monache di possedere illecitamente un boschetto alle quali forniva legna e castagne e sulla scena compare un gambaschese, Grenonio, abile procuratore e notaio del Monastero di Rifreddo. Successivamente nel 1434 la Badessa Mercia de’Pugneti concesse gli Statuti delle terre di Rifreddo e Gambasca confermando la piena potestà della sua alta signoria. Nel 1492 fu fondata la cappella di San Sebastiano che venne eretta a Parrocchia nel 1497 del Vescovo di Torino.

Nel 1621 il monastero cedette alle comunità di Gambasca i propri beni, con il diritto alle decime, per un canone annuo di 450 scudi d’oro. Nel 1657 Carlo Emanuele II di Savoia concesse l’investitura di Marchese di Gambasca al nobile Francesco Havard di Senantes; con questo atto i gambaschesi persero nuovamente il possesso proprio delle terre cedendo tutti i loro beni al marchese, onde fossero pagate in loro scarico le pubbliche imposte. Alla morte del Marchese il paese fu infeudato dalla famiglia degli Isnardi de Castello di Caraglio e successivamente nel 1771 dal Marchese Luigi Coardi di Carpenetto. Quest’ultimo nel 1833 cedette le terre del paese al Comune oltre che la somma di £. 12.000.

Con un decreto Reale del 5 Febbraio 1928, Gambasca fu unita amministrativamente al Comune di Martiniana Po, di cui ne divenne una frazione; riconquistò la sua autonomia solamente dopo la fine della seconda guerra mondiale, nel 1946.

Gambasca oggi è un piccolo e ridente paesino di quasi 400 abitanti, posto ai piedi della dorsale che separa la Valle Po dalla Valle Varaita. Il suo territorio è costituito da una parte pianeggiante e coltivata che degrada verso il Po e da una parte montagnosa dove predominano ampi castagneti un tempo sfruttati per le loro castagne e oggi in parte in stato di abbandono, e cedui per la produzione di legname.

Dopo aver rotto l’isolamento che a lungo l’ha tenuto fuori dalle correnti di traffico della valle, Gambasca oggi si sta trasformando in un centro abitato sia pur piccolo, ma nuovo e moderno. Gambasca offre la possibilità di molte passeggiate nei suoi splendidi boschi alle quali si possono abbinare visite alle antiche borgate ancora intatte e, nella tarda estate, la ricerca di funghi che si trovano abbondanti ai piedi dei castagni.

Da non perdere una scampagnata a Gravera Granda, un’amena località sulle colline del paese, in un paesaggio incontrastato e immersa nel verde dei faggi da dove si può godere di un splendido panorama sulla Valle Po.
 
Numeri Utili:
MUNICIPIO 
Via Roma, 6
Tel. e fax. 0175/265121
UFFICIO POSTALE a Sanfront
Via Vecchia Saluzzo 
Tel. 0175/948122
 

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Corso Marconi, 5/a
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GUARDIA MEDICA a Sanfront
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a Paesana
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